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Crediti d’imposta aggiornamento 2023 

venerdì 13 gennaio 2023 17:58:00

 I crediti d’imposta, di cui alle nostre precedenti newsletter, da utilizzare a parziale compensazione dei maggiori oneri effettivamente sostenuti per l’acquisto della componente energia e della componente gas, previsti dal Governo per l’anno 2022 sono stato riconfermati e ampliati anche per il primo trimestre 2023.

 
Di seguito uno schema con il riepilogo delle varie agevolazioni per ogni trimestre:
 
ENERGIA
Tipologia utente
1° trimestre 22
2° trimestre 22
3° trimestre 22
4° trimestre 22
1° trimestre 23
%
Criteri
%
Criteri
%
Criteri
%
Criteri
%
Criteri
Energivori
20%
Se > 30% differenza tra IV° trim 2021 e IV° trim 2019
25%
Se > 30% differenza tra I° trim 2022 e I° trim 2019
25%
Se > 30% differenza tra II° trim 2022 e II° trim 2019
40%
Se > 30% differenza tra III° trim 2022 e III° trim 2019
45%
Se > 30% differenza tra IV° trim 2022 e IV° trim 2019
Non energivori =/+ 16,5 kW
0%
 
15%
Se > 30% differenza tra I° trim 2022 e I° trim 2019
15%
Se > 30% differenza tra II° trim 2022 e II° trim 2019
vedi sotto
Se > 30% differenza tra III° trim 2022 e III° trim 2019
vedi sotto
Se > 30% differenza tra IV° trim 2022 e IV° trim 2019
Non energivori =/+ 4,5 kW
0%
 
0%
 
0%
 
30%
Se > 30% differenza tra III° trim 2022 e III° trim 2019
35%
Se > 30% differenza tra IV° trim 2022 e IV° trim 2019
GAS
Tipologia utente
1° trimestre 22
2° trimestre 22
3° trimestre 22
4° trimestre 22
1° trimestre 23
%
Criteri
%
Criteri
%
Criteri
%
Criteri
%
Criteri
Gasivori
10%
Se Indice MI-GAS > 30% differenza tra I° trim 2022 e I° trim 2019
25%
Se Indice MI-GAS > 30% differenza tra I° trim 2022 e I° trim 2019
25%
Se Indice MI-GAS > 30% differenza tra II° trim 2022 e II° trim 2019
40%
Se Indice MI-GAS > 30% differenza tra III° trim 2022 e III° trim 2019
45%
Se Indice MI-GAS > 30% differenza tra IV° trim 2022 e IV° trim 2019
Non gasivori
0%
 
25%
Se Indice MI-GAS > 30% differenza tra I° trim 2022 e I° trim 2019
25%
Se Indice MI-GAS > 30% differenza tra II° trim 2022 e II° trim 2019
40%
Se Indice MI-GAS > 30% differenza tra III° trim 2022 e III° trim 2019
45%
Se Indice MI-GAS > 30% differenza tra IV° trim 2022 e IV° trim 2019
 
 
Ricordiamo che Buy Pro supporta le aziende nell’identificazione dell’eventuale importo del credito.
 
Per informazioni su questo servizio scrivici a info@buypro.it
 
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Gasivori e "forte consumi di gas naturale": aperto il portale 

mercoledì 14 dicembre 2022 15:05:00
in riferimento al tema gasivori, di cui alla nostra precedente newsletter specifica, l’ARERA, con la Delibera 02 novembre 2022 541/2022/R/gas, ha di fatto dato il via al provvedimento per l’anno 2023 a cui è seguita l’apertura del portale del CSEA dal 30 novembre 2022 alle 23.59 del 16 gennaio 2023.
Ricordiamo che il provvedimento gasivori prevede una rimodulazione degli oneri REIG e RETIG al momento posti pari a zero per tutti, ma potenzialmente potrebbe generare ulteriori vantaggi in termini di eventuali crediti d’imposta futuri o provvedimenti tipo "gas release".
Per presentare la domanda, oltre alla presenza dei requisiti di cui alla newsletter specifica sarà necessario versare entro la data di chiusura del portale le seguenti cifre a titolo di contribuzione dei costi amministrativi sopportati dal CSEA:
-        100 € per le imprese che presentano la dichiarazione nella sessione di apertura ordinaria (30/11/22-16/01/23;
-        300 € per le imprese che presentano la dichiarazione nella sessione di apertura suppletiva (entro il 28/02/2023.
Ricordiamo che Buy Pro supporta le aziende nella compilazione della domanda per l’accesso all’agevolazione gasivori.
Per informazioni su questo servizio scrivici a info@buypro.it
 

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Electricity/Energy release 

lunedì 7 novembre 2022 10:54:00

Decreto 16 settembre 2022 in attuazione dell’art. 16-bis del DL Energia n.ro 17/2022.

Di seguito i punti principali del provvedimento.
1.     Prezzo massimo energia 210 €/MWh con possibilità di ulteriori modifiche in base a criteri di mercato/legislativi (ad esempio a 180 €/MWh accettando il tetto europeo).
2.  Ripartizione dei consumi fra le aziende prioritarie e non prioritarie, quest'ultimo caso solo in cui ci fosse energia non distribuita rispetto alla disponibilità di 16,024 TWh per l’anno 2023, rideterminabile ogni anno dal GSE in base al proprio portafoglio.
3.     5 categorie di clienti prioritari (cioè con consumi medi annui, censiti sul sistema informativo integrato – SII -, per gli anni 2020,21,22 almeno pari a 3,34 GWh) e che singolarmente o congiuntamente fanno parte delle categorie seguenti a cui verrà dato un punteggio (attenzione i criteri “d” ed “e” sono alternativi tra di loro) al fine di attribuire un fattore correttivo della priorità:
a.  Clienti Finali Industriali (unità locali operanti nei settori di attività economica oggetto di calcolo della produzione industriale da parte dell’Istituto nazionale di statistica (ISTAT):
B: Attività estrattiva
 
C: Attività manifatturiere
CA Industrie alimentari, bevande e tabacco
CB Industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori
CC Industria del legno, della carta e stampa
CD Fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati
CE Fabbricazioni di prodotti chimici
CF Produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici
CG Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi
CH Metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchine e impianti)
CI Fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi
CJ Fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche
CK Fabbricazione di macchinari e attrezzature n.c.a.
CL Fabbricazione di mezzi di trasporto
CM Altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature
 
D: Fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria
 
b.     PMI come definite dalla raccomandazione n. 2003/361/CE della Commissione del 6 maggio 2003
I. La categoria delle microimprese, delle piccole imprese e delle medie imprese (PMI), è costituita da imprese che occupano meno di 250 persone, il cui fatturato annuo non supera i 50 milioni di EUR oppure il cui totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di EUR.
 
II. Nella categoria delle PMI si definisce piccola impresa un'impresa che occupa meno di 50 persone e realizza un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di EUR.
 
III. Nella categoria delle PMI si definisce microimpresa un'impresa che occupa meno di 10 persone e realizza un fatturato annuo oppure un totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni di EUR.
 
c.  Clienti con sedi in Sardegna e Sicilia partecipanti al servizio di interrompibilità e riduzione istantanea insulare (ARERA 16 dicembre 2020, n. 558/2020/R/eel;).
d.    Energivori.
e.    Energivori Sardegna e Sicilia.
4.  Possibilità di partecipazione in forma aggregata con soggetto aggregatore o singolarmente. Se tramite aggregatore si partecipa solo con pari casistica di categoria.
5.   Limite minimo richiesto 1 GWh/anno e massimo pari al 3% del volume offerto (480 GWh) e comunque non superiore al 30% dei volumi medi prelevati dell’ultimo triennio dal cliente (fonte ufficiale SII - Sistema Informativo Integrato).
6.     Volumi ripartiti in proquota in caso di domanda superiore alla disponibilità.
7.     Decorrenza 1° Gennaio 2023 durata 3 anni.
8.     Divieto di cessione a terzi del contratto.
9.     Facoltà di recesso a 30 giorni senza penali o obblighi.
10. Rientrano tutti i POD attivi nella titolarità del cliente al 30 giugno 2022.
 
In definitiva la partecipazione garantisce un “margine” su un volume assegnato di energia a prezzo calmierato (210 €/MWh) perché la partecipazione non implica un’asta sui prezzi, ma un concetto di condivisione dell’energia, ripartita attraverso la formula che assegna un punteggio di priorità in base all’appartenenza del cliente alle 5 categorie stabilite dal decreto.
Il cliente mantiene il suo contratto con il fornitore e il GSE, attraverso un contratto cosiddetto “per differenza a due vie” rimborsa, o chiede*, la quota di differenza fra il mercato (valore di cessione dell’energia dal GSE al mercato) e il valore fisso, stabilito in 210 €/MWh. In pratica si tratta di un prodotto molto simile ad un derivato sul prezzo dell’energia elettrica stipulabile con una banca, ma con possibilità di recesso senza penali.
Il valore viene riconosciuto sulla base del 70% dell’allocato su base annuale in fase di aggiudicazione e conguagliato una volta all’anno per il restante 30% in base all’energia effettivamente prodotta dagli e messa in rete dagli impianti considerati dal GSE e ai consumi effettivi dei clienti.
(*Lo schema contrattuale di cessione dell’energia elettrica prevede le garanzie che l’aggiudicatario è tenuto a presentare a copertura dell’inadempimento del contratto, in caso di prezzo di vendita inferiore alla soglia fissa o a prelievi inferiori a quelli medi degli ultimi 3 anni. La garanzia si esplicita in una prima fase attraverso una trattenuta sul primo acconto).
 
Apertura portale GSE per l’accreditamento 22 novembre 2022. Chiusura 5 dicembre 2022.
 
L’utente accreditato sul GSE potrà successivamente accedere alla bacheca PPA* (power purchase agreement) del GME, comparto energy release, per la fruizione del beneficio effettivo.
(*La bacheca PPA è l’area del sito del GME in cui vengono pubblicate le offerte, e registrati i contratti di compravendita, di energia elettrica da fonti rinnovabili a lungo termine).
 
Ricordiamo che Buy Pro supporta le aziende rientranti nei parametri previsti dal decreto, nell’attività di accreditamento presso il GSE .
 
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Razionamento forniture di gas, ipotesi di scenario 

lunedì 16 maggio 2022 09:22:00
 

 

 

In questo scenario si inizia a parlare di rischio razionamento del gas nel caso in cui non si riuscisse a sostituire completamente i volumi dell’import russo o nel caso di un inverno particolarmente freddo.

 

Vediamo quindi cosa potrebbe succedere e a cosa bisognerebbe far fronte come consumatori considerando che verrebbero adottate una serie di misure in relazione ai programmi di immissione in rete e agli scenari di prelievo.

 

Il Piano di Emergenza del sistema italiano del Gas Naturale si articola su tre livelli di crisi:

1.      Livello di preallarme (early warning) quello in cui siamo attualmente

2.      Livello di allarme (alert)

3.      Livello di emergenza

 

I 3 livelli hanno differenti misure di azione per ridurre il rischio di passare al successivo livello, in particolare nei primi due livelli ci sono solo azioni di mercato. Le azioni “non di mercato” sono quelle che influiscono sul naturale svolgimento del lavoro mentre le azioni di “mercato” sono “trasparenti” per gli utilizzatori finali.

 

Andiamo quindi a vedere cosa accadrebbe nel terzo livello, l’Emergenza, unico livello in cui si può assistere al razionamento del metano.

Il livello di Emergenza viene attivato esclusivamente al fallimento dei due precedenti livelli e nel caso in cui si sia prossimi al raggiungimento dei livelli dello stoccaggio strategico o perduri per troppi giorni lo stato si allarme.

Premessa: le azioni del livello di emergenza sono compiute a livello nazionale e non dipendono dal fornitore scelto, non esiste quindi una “garanzia” specifica di non rientrare nei provvedimenti di razionamento, esiste però una priorità di distacco, vediamo quale:

 

1)      Per primo l’Autorità competente richiede l’attivazione della massima capacità di import (non meno del 98%) a tutti gli operatori di settore per aumentare i flussi nei canali non bloccati.

2)      Grazie all’attivazione dei clienti interrompibili su gas ed energia elettrica, cioè quegli utenti industriali iscritti volontariamente nelle liste interrompibili che, in caso di necessità, hanno dichiarato, a fronte di un introito, la loro disponibilità a ridurre o cessare il prelievo di gas per un certo periodo, viene ridotto il prelievo de gas dalle centrali elettriche.

3)      Qualora il provvedimento “b” non fosse sufficiente verrebbe richiesto anche ai clienti industriali “normali”, cioè diversi dagli interrompibili, di cessare o ridurre i prelievi del gas.

4)      Ai clienti domestici, e non, viene imposto un limite massimo di riscaldamento al fine di ridurre il metano per usi riscaldamento/teleriscaldamento.

5)      Qualora quanto sopra non fosse sufficiente si passerebbe alla disalimentazione dei clienti non tutelati.

6)      Sospensione provvedimenti di tutela prezzi al fine di aumentare l’interesse dei venditori nell’export verso l’Italia di ulteriore metano.

7)      Utilizzo degli stoccaggi di GNL.

8)      Utilizzo degli stoccaggi strategici.

9)      Richiesta di solidarietà verso nazioni collegate all’Italia, sia non Europee che, successivamente, Europee.

10)  Disalimentazione dei soggetti industriali

11)   Ed infine, se la situazione fosse davvero drammatica si procederebbe con i clienti non interrompibili, cioè quei clienti che per la natura dell’attività  (es. ospedali) o per il rischio per la salute pubblica (es. processi chimici che non possono essere interrotti a causa del rischio esplosioni, incendi, ecc), non possono essere interrotti se non con largo anticipo. Naturalmente questo scenario si raggiungerebbe solo nel caso in cui il gas fosse davvero esaurito.

 

Non esiste uno storico di questa portata a cui far riferimento, quindi possiamo solo supporre che l’eventuale rischio di razionamento, con le priorità indicate sopra, verrebbe comunque annunciato dal trasportatore e dai distributori con un relativo largo anticipo rispetto al provvedimento stesso, in dipendenza dei risultati della campagna di stoccaggio e approvvigionamento a cui si faceva riferimento all’inizio.

 

Naturalmente qui si fa riferimento solo agli impegni di approvvigionamento del gas, il livello dei prezzi, salvo l’arrivo del “ price cap” richiesto a gran forza dall’Italia, verrebbe lasciato in mano al mercato, con le immaginabili conseguenze.

 

Infine una nota per l’energia elettrica, in caso di razionamenti del gas ci sarebbe un conseguente razionamento anche dell’energia elettrica secondo un piano, il PESSE (Piano d'Emergenza per la Sicurezza del Sistema elettrico nazionale) che prevede interruzioni per gli utenti a rotazione e programmate, se non fosse sufficiente si passerebbe quindi alle logiche descritte precedentemente per il gas. 

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Rinnovo contratti gas: TTF, PSV o ……. 

venerdì 6 maggio 2022 10:05:00
Una domanda che sta imperversando tra i grandi consumatori di gas relativamente al rinnovo dei contratti è sicuramente quella riferita alla tipologia di contratto da sottoscrivere per il prossimo anno.
Le tensioni internazionali non aiutano sicuramente a fare una scelta.
DI seguito una serie di temi di cui bisognerebbe tener conto, tralasciando i macrotemi sul rallentamento dell’economia, sull’andamento dei propri mercati di riferimento (edilizia, meccanica, agricoltura, trasformazione, ecc.), sulla tenuta dei consumi, ecc.:
 
-        - come e quando finirà la guerra tra Russia e Ucraina?
-       -TTF: ci saranno problemi di approvvigionamento in quei paesi dove l’approvvigionamento era marcatamente spostato sulle pipeline Russe? Germania, ex blocco sovietico, ecc.
-     - l'Italia con le sue pipeline extra Russia e i rigassificatori esistenti più quelli mobili, sarà in grado di far fronte alla domanda interna, il riferimento diventerà il PSV (punto di scambio virtuale – il mercato gestito da SNAM riferimento del mercato italiano?
-      - arriveremo a fine anno con gli stoccaggi pieni visto che l’impegno finanziario dei fornitori si è quadruplicato per riempire gli stoccaggi?
-        - l’estate che si presenta piuttosto arida farà consumare più gas per compensare la scarsa produzione idroelettrica?
-      - i mercati si possono chiudere? Se mancasse il gas in Europa, l’Italia potrebbe chiudere le frontiere al gas? Oppure il gas verrebbe esportato lì dove i prezzi sono maggiori (Germania per esempio)? Prevarrà lo spirito dell’Unione o i nazionalismi?
-        - il PSV diventerà un indice sufficientemente liquido per essere preso come riferimento per un fixing?
-        - verrà stabilito un tetto massimo al prezzo del gas? Chi e a quali condizioni ne avrà diritto?
-        - ci sarà un doppio prezzo? Nazionale e per l’export?
-        - i fornitori o le banche proporranno prezzi fissi del gas? A quali livelli? Con quali premi rispetto ai mercati?
-      - ci sono nuovi indici che si affacciano sul mercato, per esempio il PSBIL, cioè il prezzo del mercato dello sbilanciamento del gas, può diventare un riferimento?
-     - gli spread sui vari indici sono impazziti, soprattutto sul TTF a causa del rischio Russia , il PSV al momento sembra reggere, pur avendo sempre scontato un differenziale a sfavore rispetto al TFF, resterà così la situazione?
 
Sono solo alcune delle domande che rimbalzano tra utenti finali, operatori, consulenti e regolatore, nessuno sembra avere una bussola con cui orientarsi.
 
Quale strategia adottare?
 
Rinnovi brevi?
Prezzi fissi pluriennali per mediare i prezzi di oggi (anche se ormai i mercati anche sui prezzi dei prossimi anni sembrano non credere più ad una soluzione a breve)?
TTF, PSV o PSBIL?
Acquisti parziali su più indici?
 
Ogni utente finale dovrebbe prendere probabilmente una decisione cercando di rispondere a queste domande.
 
Buy Pro come al solito è a disposizione per fornire assistenza, dati e altre informazioni a supporto di una scelta il più consapevole possibile.
 
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Aggiornamenti al 05/05/22 norme e procedure per la fruizione dei crediti d’imposta per energia e gas  

venerdì 6 maggio 2022 09:57:00
I vari decreti legge varati dal Governo per il contenimento dei maggiori costi sostenuti dalle imprese per i consumi di energia elettrica e gas necessitano di successivi provvedimenti e norme per diventare fruibili.
 
Qui di seguito facciamo brevemente il punto
 
Codici tributo
 
L’agenzia delle entrate ha pubblicato i codici tributo per la fruizione dei crediti d’imposta
 
•             “6961” - credito d’imposta a favore delle imprese energivore (secondo trimestre 2022);
•             “6962” - credito d’imposta a favore delle imprese a forte consumo gas naturale (secondo trimestre 2022);
•             “6963” - credito d’imposta a favore delle imprese non energivore (secondo trimestre 2022);
•             “6964” - credito d’imposta a favore delle imprese diverse da quelle a forte consumo gas naturale (secondo trimestre 2022).
 
Procedure per l’identificazione delle agevolazioni spettanti ai gasivori in tema di riduzione degli oneri di sistema
 
Arera ha pubblicato un documento di consultazione in cui propone una serie di modalità operative per la prima applicazione in via urgente delle agevolazioni tariffarie alle imprese a forte consumo di gas naturale (imprese “gasivore”) a decorrere dal 1 aprile 2022. Si tratterebbe della prima attuazione del decreto del Ministro della Transizione ecologica n. 541/2021. La proposta al momento è in attesa di pubblicazione e quindi segnaliamo che è passibile di eventuali modifiche rispetto al documento di consultazione.
In sintesi il documento di consultazione propone, in attesa che venga implementato il sistema informativo integrato con le informazione sui vari parametri di cui le aziende devono disporre per accedere alle agevolazioni, di usare la formula dell’autodichiarazione da presentare al proprio fornitore per permettere alle aziende di fruire dei contributi a partire dal 1 di aprile 2022.
 
 
Ricordiamo che Buy Pro, non appena sarà pubblicata la delibera attuativa supporterà le aziende gasivore nell’identificazione dei parametri per completare la procedura.
 
 
 
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Decreto legge Energia e investimenti 

venerdì 6 maggio 2022 09:53:00

Energia e Investimenti, ha potenziato le misure per il contenimento dei maggiori costi sostenuti da imprese e famiglie previsti dai precedenti provvedimenti Decreto Sostegni e Taglia prezzi

In dettaglio il nuovo decreto prevede le seguenti novità per le imprese:

-        Il credito d’imposta a compensazione dei maggiori costi sostenuti nel secondo trimestre 2022 per il consumo di energia elettrica per clienti non energivori passa dal 12% al 15% se la differenza tra i costi sostenuti nel primo trimestre 2022 e nel primo trimestre 2019 è superiore al 30%

-         Il credito d’imposta a compensazione dei maggiori costi sostenuti nel secondo trimestre 2022 per il consumo di gas naturale per clienti gasivori e non gasivori   passa dal 20% al 25% se la differenza tra i costi sostenuti nel primo trimestre 2022 e nel primo trimestre 2019 è superiore al 30%

-        Istituito un nuovo credito d’imposta pari al 10% dei costi della materia prima per i clienti gasivori, a compensazione dei maggiori costi sostenuti nel primo trimestre 2022 per il consumo di gas naturale.

RicRicapitolando i vari provvedimenti:

 

 

Agevolazione
Chi
Decreto sostegni ter
Decreto Energia
Taglia prezzi
Energia e investimenti
Riferimento temporale
DL 27 gennaio 2022, n. 4
DL 1 marzo 2022, n. 17
DL 21 marzo 2022, n. 21
DL 17 maggio 2022, n. 50
Credito imposta su maggiori costi I° trim 22
Energivori
Art. 15
20%
 
 
 
 
 
 
Se > 30% differenza tra IV° trim 2021 e IV° trim 2019
Credito imposta su maggiori costi I° trim 22
Energivori
 
 
Art 4
20%
Art 5
25%
 
 
Se > 30% differenza tra I° trim 2022 e I° trim 2019
Credito imposta su maggiori costi II° trim 22
Non energivori + 16,5 kW
 
 
-
 
Art 3
12%
Art. 2.3
15%
Se > 30% differenza tra I° trim 2022 e I° trim 2019
Credito imposta su maggiori costi II° trim 22
Gasivori
 
 
Art 5
15%
Art 5
20%
Art. 2.2
25%
Se > 30% differenza tra I° trim 2022 e I° trim 2019
Credito imposta su maggiori costi II° trim 22
Non gasivori
 
 
-
 
Art 4
20%
Art. 2.1
25%
Se > 30% differenza tra I° trim 2022 e I° trim 2019
Credito imposta su maggiori costi I° trim 22
Gasivori
Art. 15.1
10%
-
 
-
 
Art. 4
10%
Se > 30% differenza tra I° trim 2022 e I° trim 2019

 

 

 

 

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Decreto legge 21 marzo 2022 (taglia prezzi) energivori si parte 

giovedì 31 marzo 2022 11:23:00

Al ricevimento della fattura (su dati reali, non stimati quindi) dell’energia elettrica, per i consumi di marzo 2022, i clienti cosiddetti “Energivori” potranno predisporre il conteggio per stabilire se hanno diritto all’agevolazione ed eventualmente l’importo della stessa.

Ricordiamo che il Decreto Taglia Prezzi prevede un contributo del 25% sotto forma di credito d’imposta, a parziale compensazione dei maggiori oneri effettivamente sostenuti per l'acquisto dell’energia elettrica nel primo trimestre 2022 rispetto alla media dei costi sostenuti nell’ultimo trimestre del 2021 e del 2019.

 
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Taglia prezzi, simulazione effetti credito d’imposta su energia elettrica 

venerdì 25 marzo 2022 15:42:00
Il decreto cosiddetto “Taglia Prezzi” che prevede un credito d’imposta a parziale compensazione dei maggiori oneri effettivamente sostenuti per l’acquisto della componente energia nei primi trimestri dell’anno 2022 (si veda a tal proposito Buy Pro informa del 24/03/2022) prevede importi differenziati tra clienti energivori e clienti non energivori con potenza installata superiore a 16,5 kW.
A puro titolo di esempio, ipotizzando che un cliente tipo avesse avuto un prezzo fisso nel Q1 2019 mediamente compreso fra 50 e 60 €/MWh per la sola componente energia e un prezzo indicizzato nel Q4 2021 e nel Q1 e Q2 2022 tra i 250 e i 260 €/MWh il contributo atteso potrebbe essere, considerando 1 GWh di consumo annuo (250 MWh/trimestre):
 
-        Cliente non energivoro € 7.800
-        Cliente energivoro € 16.250
 
Appena possibile sarà nostra cura predisporre un calcolo analogo per il gas.
Ribadendo che si tratta di un conteggio ipotetico e che ogni situazione è da vagliare attentamente, ricordiamo che Buy Pro è a disposizione per iniziare ad elaborare la fatturazione del 2019 al fine di predisporre il primo step previsto dalla normativa e snellire quindi le successive pratiche e tempi al momento della chiusura dei trimestri in cui il credito d’imposta sarà realmente utilizzabile. 
 
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Taglia prezzi analisi del decreto legge 21 marzo 2022 

giovedì 24 marzo 2022 13:11:00

Il decreto cosiddetto “Taglia Prezzi” ha portato dal 20% al 25% il credito d’imposta previsto dal decreto-sostegni per gli Energivori e dal 15 al 20% per i Gasivori, oltre ad ampliare la platea degli utenti creando anche un nuovo scaglione al 12% per tutti i clienti con contatore di energia elettrica dotato di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW e non rientranti nella categoria energivori.

 
Decreto legge 21 marzo 2022 n.21 art.3 Contributo, sotto forma di credito d'imposta, a favore delle imprese per l'acquisto di energia elettrica
Alle imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, diverse dalle imprese a forte consumo di energia elettrica (cosiddetti energivori) è riconosciuto, a parziale compensazione dei maggiori oneri effettivamente sostenuti per l'acquisto della componente energia, un contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, pari al 12 % della spesa sostenuta per l'acquisto della componente energetica, effettivamente utilizzata nel secondo trimestre dell'anno 2022, comprovato mediante le relative fatture d'acquisto, qualora il prezzo della stessa, calcolato sulla base della media riferita al primo trimestre 2022, al netto delle imposte e degli eventuali sussidi, abbia subito un incremento del costo per kWh superiore al 30 per cento del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell'anno 2019.
Ogni azienda potrà fare riferimento al proprio professionista fiscale per le modalità di utilizzazione del credito fiscale, giova qui ricordare che il decreto stabilisce che il credito d’imposta oggetto del provvedimento non concorre alla formazione del reddito d’impresa, ne alla base imponibile dell’IRAP ed è cumulabile con altre agevolazioni riferite ai medesimi costi, salvo naturalmente che il cumulo non porti al superamento del costo sostenuto.
 
Decreto legge 21 marzo 2022 n.21 art.5 Contributo, sotto forma di credito d'imposta, a favore delle imprese per l'acquisto di gas naturale
Alle imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale (cosiddetti gasivori) è riconosciuto, a   parziale compensazione   dei   maggiori   oneri effettivamente sostenuti per l'acquisto del gas   naturale,   un contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, pari al 20 % della spesa sostenuta per l'acquisto del medesimo gas, consumato nel secondo trimestre solare dell'anno 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici, qualora il prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferita al primo trimestre   2022,   dei   prezzi   di   riferimento    del    Mercato Infragiornaliero (MI-GAS) pubblicati dal   Gestore   del   mercati energetici (GME), abbia subito un incremento superiore al 30 per cento del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell'anno 2019.
Ogni azienda potrà fare riferimento al proprio professionista fiscale per le modalità di utilizzazione del credito fiscale, giova qui ricordare che il decreto stabilisce che il credito d’imposta oggetto del provvedimento non concorre alla formazione del reddito d’impresa, ne alla base imponibile dell’IRAP ed è cumulabile con altre agevolazioni riferite ai medesimi costi, salvo naturalmente che il cumulo non porti al superamento del costo sostenuto.
 
Decreto legge 21 marzo 2022 n.21 art.8 Rateizzazione delle bollette per i consumi energetici
Al fine di contenere gli effetti economici negativi derivanti dall'aumento dei prezzi delle forniture energetiche, le imprese con sede in Italia, clienti finali di energia elettrica e di gas naturale, possono richiedere ai relativi fornitori con sede in Italia, la rateizzazione degli importi dovuti per   i   consumi energetici, relativi ai mesi di maggio 2022 e giugno 2022, per un numero massimo di rate mensili non superiore a ventiquattro.
Si ricorda qui che il provvedimento si basa sulle garanzie prestate da Sace ai Fornitori di commodity con sede in Italia e nella misura massima di 9.000 milioni di euro (quindi esaurita questa cifra la rateizzazione potrebbe non essere concessa).
Dal momento che la verifica per la qualifica è attuabile sin da ora, Buy Pro propone di iniziare ad elaborare la fatturazione del 2019 al fine di predisporre il primo step previsto dalla normativa e snellire quindi le successive pratiche e tempi al momento della chiusura dei trimestri in cui il credito d’imposta sarà realmente utilizzabile. 
Per informazioni su questo servizio scrivici a info@buypro.it
 
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